Dopo aver chiuso all’arte via del Corso a Luglio ecco che il Municipio Centro Storico ci “regala” un’altra importante chiusura con via dei Fori Imperiali completamente interdetta ai musicisti, ai ballerini, ai cantanti, ai burattinai e ai giocolieri che rendevano vivace la strada che dal Colosseo porta a piazza Venezia passando sopra a quella che una volta era la romanità antica.
Perché il Municipio ci ha voluto fare questo bel “regalo”? In realtà leggendo la delibera di giunta questa sembrerebbe scritta molto velocemente e le sue ragioni non appaiono molto chiare.
Nelle motivazioni si dice che in 5 mesi, ovvero 150 giorni, la polizia locale ha emesso 34 multe agli artisti. Quindi una media di una multa ogni 5 giorni. Come specifiche si dice che ci sono stati alcuni sforamenti degli orari consentiti, le emissioni sonore sono state a ridosso di beni artistici e culturali, c’è stato il disturbo della quiete pubblica e alla circolazione dei pedoni e/o in genere delle attività lavorative.
Per quanto riguarda le multe per gli sforamenti degli orari consentiti nulla da eccepire ma comunque sono stati pochi casi isolati. Per quanto riguarda le “emissioni sonore a ridosso di beni artistici e culturali” non si capisce da dove la polizia locale ha tirato fuori dal cappello questa norma, gli artisti non suonavano vicino ai monumenti ma nell’area urbana di via dei Fori Imperiali, lontano dall’area archeologica. Poi per il disturbo alla quiete pubblica ci sono stati in passato casi isolati di suonatori di violino con volumi esagerati, subito denunciati anche dagli stessi artisti, che hanno creato panico, ora rientrato perché i suonatori dell’est europeo sono andati via, forse rientrati in patria. La circolazione dei pedoni difficilmente si pensa possa essere stata limitata in una via così grande e di attività lavorative che avrebbero avuto un danno dalla presenza degli artisti non se ne vedono molte sulla via.
Insomma l’emergenza che ha indotto la giunta municipale a varare in fretta e furia questo atto non si vede e la delibera sembrerebbe preparata un po’ in fretta per chiudere velocemente l’arte di strada sfrattandone tutti gli operatori dalla sera alla mattina.
A riprova dello spirito costruttivo e di ricerca di una buona armonia, proprio per fare in modo che gli eventuali problemi si risolvano con buone pratiche amministrative e non solo con i divieti, gli artisti di strada romani da tempo chiedono a Roma Capitale che la propria liberta di espressione sia organizzata attraverso un nuovo regolamento preciso in cui far coincidere i diritti dei residenti e di tutta la cittadinanza con la libertà di espressione, per poter regalare momenti di grazia e rigenerazione metropolitana a Roma.
I problemi di questa città vengono tutti dagli artisti? Avete fatto un giro in centro in questo periodo, specialmente ora che ancora tutti i cantieri per il giubileo sono aperti? Per non parlare delle altre forme di degrado come la moltiplicazione dei B&B di cui molti abusivi, della criminalità piccola e grande, delle scippatrici nelle metro? Siamo sicuri che il vero e urgente problema a Roma sono gli artisti di strada???
Lunedì 28 Ottobre si è tenuta una bella manifestazione dei residenti di Campo de Fiori contro il degrado che li attanaglia e li rende quasi dei fantasmi. Solidarizziamo con loro e chiediamo che il Comune faccia realmente qualcosa perché Roma torni a essere una città bella e piacevole dove passare le nostre giornate, anche ascoltando con beatitudine e tranquillità un suonatore di sax.
Chiediamo quindi un incontro urgente con il nuovo assessore alla cultura, Massimiliano Smeriglio, per discutere della delibera del Municipio Centro Storico e per chiedere una accelerazione per i lavori di completamento e voto della nuova deliberazione/regolamento per l’arte di strada ora in fase di verifica tecnica presso gli uffici del Dipartimento Cultura.
CORAS Comitato Romano Arte di Strada