Un documentario per raccontare Barnelli e un fondo per gli artisti di strada

Serve aiuto per terminare il progetto

Bernd “BARNELLI” Witthuser, un uomo libero “on the road”. Proprio dal ricordo e dalle imprese incredibili di Bernd parte l'esigenza, di Serena Galella, presidente dell'Associazione La Strada a Chiocciola, di realizzare un sogno: creare un docufilm sulla vita libera e meravigliosa dell'artista, per farlo conoscere, raccontarne l'animo e lo spirito, condividere messaggi, racconti e lo stile di vita "on the road". Così Serena ha cominciato a lavorare senza sosta, 22 ore al giorno, da mesi, per restituire la forza e la grandezza dello spirito pieno di vitalità del caro amico Barnelli. A breve verrà lanciato un crowdfunding per poter terminare le riprese di "questo lungo viaggio", per passare al mondo (e alle future generazioni) la bellezza e l'intensità della vista di un grande artista di strada. Serena promette inoltre, che se al compimento del progetto ci saranno utili, li metterà a disposizione degli artisti, come un fondo permanente intitolato al caro Bernd. "Barnelli per gli artisti di strada"

Riportiamo le parole di Serena, in merito a questa magnifica iniziativa:

"Ho avuto il privilegio di conoscere da vicino Bernd con la consapevolezza di aver incontrato una persona straordinaria. Barnelli era unico, con un'energia ed una forza fuori dal comune, completamente rapito dalla musica, il suo vero amore, alla quale ha dedicato la sua vita.
Un uomo coerente con le sue scelte: fare il musicista, farlo in strada e vivere in armonia con la natura.

Viaggiando con lui in moto in Germania, ho avuto l'occasione di scoprire i suoi successi passati, di quando aveva poco più di vent'anni, un lavoro che ha lasciato un segno nella scena pop-rock tedesca, quella del “Krautrock”, una sorta di rock sperimentale locale. Bernd è stato un cantautore di protesta e contestatore psichedelico, legato al folk che ha trasformato nelle sue canzoni, creando un genere difficile da collocare nelle diverse etichette dell'epoca.

A seguito della sua scomparsa, il 4 agosto del 2017, ho avuto modo di rincontrare in Germania i suoi vecchi amici, i primi autentici hippy, che conservano la stessa energia ribelle delle contestazioni del '68, giovani impegnati in battaglie civili e sociali che, assieme a Bernd, sono stati e sono ancora i protagonisti della scena musicale tedesca. Quegli amici che a distanza di tanti anni ne conservano vivo il ricordo, l'emozione e il piacere di condividerlo mi hanno dato l'idea: realizzare un documentario “on the road”.

In Germania, dove Bernd ha mosso i suoi primi passi artistici, hanno aderito all'idea con entusiasmo, raccontando e raccontandosi.
In Italia a Murci, dove ha vissuto 40 anni, molti hanno voluto lasciare il proprio ricordo. Diciassette testimonianze raccolte sono il primo risultato di questo progetto autoprodotto, proprio alla maniera di Barnelli.

L'obiettivo è far conoscere un Barnelli inedito, pieno di sorprese, diverso dallo scanzonato “One Man Band” che abbiamo incontrato per decenni nelle strade e nelle piazze italiane, suonando a volumi eclatanti con il suo “socio” Otto. Vorrei far scoprire al pubblico italiano il Bernd Witthuser giovanissimo che animava la vita culturale della sua città, della sua zona, la Ruhrgebiet, zona di miniere, immigrati italiani e di fabbriche pesanti.

Un doppio nome, una doppia carriera e due paesi diversi. Bernd Witthuser, Barnelli, Bordelli, Witthuser & Westrupp, Otto & Barnelli sono state le sue diverse vite artistiche.

La pop-star in Germania Bernd Witthuser e il Barnelli che mai disdegna di suonare in strada malgrado la fama, è lo stesso artista che all'apice del successo, nel '73, molla tutto e viene in Italia.
Inizia un'altra storia dove, ancora una volta, il successo caratterizza ogni suo passo, come di routine. L'incontro con Arbore, “L'Altra Domenica”, “Il Papocchio”, ma anche lì tutto si ferma nuovamente.

L'ebbrezza del contatto diretto e della libertà concessa dallo scegliere la strada come palcoscenico, se sei forte come Barnelli, è impagabile e soprattutto consona allo stile di vita scelto, quello della beat generation. Il connubio artistico con Otto è perfetto e, finalmente, lo completa, un vero ed unico duo di “One Man Band”. Unici.

Da quel momento Bernd chiude definitivamente con lo show business e si dedica a suonare in strada per oltre 40 anni.

L'iniziativa del documentario è partita da me così come i primi finanziamenti.
Per completare le riprese, procedere al montaggio, fare tutte le traduzioni e sostenere tutte le voci di spesa ho bisogno del vostro aiuto. 

Dobbiamo ancora incontrare Otto, il suo compagno storico per 27 anni in Italia e Walter Westrupp, quello dei grandi successi tedeschi tra il '68 e il '73. Due artisti fondamentali nella carriera e nella vita di Bernd. Con il vostro aiuto finiremo di girare in Italia e forse riusciremo a raggiungere Walter Westrupp e tornare in Germania. Inoltre potremo arrivare ad incontrare altre figure fondamentali nella sua carriera come Renzo Arbore, Andy Luotto e altri amici artisti e organizzatori.

Perché lo faccio? Perché glielo devo. Perché come lui ho scelto la strada e conosco bene lacrime e sangue ma anche gioia pura del fare spettacolo in strada, perché mai come oggi è necessario ribadire che esibirsi in strada è, per un artista, una scelta di vita e non un ripiego come i più credono. Un viaggio in direzione contraria e al passato che mi è servito a consolidare quello che già conoscevo e a restituirmi l'uomo oltre che l'artista, accompagnandomi in questo primo anno senza Bernd, ma soprattutto credo che la sua figura di artista vada ricordata e trasmessa alle nuove generazioni.

Se realizzeremo il nostro sogno e ci saranno utili futuri l'idea è creare un fondo a sostegno degli artisti di strada, così come per Bernd è stato di supporto il premio alla carriera riconosciutogli dalla FNAS. Diventerà un fondo permanente: “Barnelli per gli artisti di strada”.

Il materiale raccolto è già un gran passo per la realizzazione di questo sogno, ma c'è ancora molto lavoro da fare e voglio condividerlo.
Ho bisogno di capire che il lavoro finirà, che finirà bene, così come si merita il poliedrico artista Bernd Barnelli Witthuser.

Ringrazio quanti di voi contribuiranno con donazioni e aiuteranno a divulgare questa lunga campagna di raccolta fondi dal basso.
Grazie a tutti, di cuore.
Serena Galella"

Fnas non può che condividere questa iniziativa, supportandola al meglio e provando ad accendere i riflettori su questa storia carica d'amore, di ricordi, di vita e incontri, di umanità e di buone intenzioni. Per avere maggiori informazioni consigliamo calorosamente di visitare la pagina Facebook "Barnelli, un uomo libero. Il Documentario", dove sarà possibile avere notizie in tempo reale sull'andamento del progetto e sul crowdfunding. Ulteriori progressi del documentario e i prossimi sviluppi verranno raccontati sul sito web del progetto Fnas Buona Strada.

Un documentario per raccontare Barnelli e un fondo per gli artisti di strada
Redazione FNAS 20 dicembre 2018
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